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Ufficio scuole

Gli spettacoli in Teatro

25esima edizione!

Un traguardo importante per il seguitissimo Festival di cultura classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti.

Il 2023 vede protagonisti LIRICI GRECI – MOLIÈRE – PLAUTO – OMERO – CICERONE

Moltissimi gli appuntamenti per il mondo della scuola.

Tutte le info e prenotazioni alla mail info@torinospettacoli.it e ai numeri 351.8141624 e 011.6615447

Il Festival è in scena al Teatro Erba dall’11 ottobre al 28 ottobre 2023 e propone nuove produzioni e riprese che vengono ospitate questa primavera e questa estate in prestigiosi contesti e Festival.

L’inaugurazione del 25° Festival di cultura classicaè affidata all’omaggio, immancabile e scaramantico alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama. Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello per un coinvolgimento di spettatori, docenti e studenti in una fruizione consapevole, per chiarificare la materia poetica e la sua interpretazione, grazie al contributo di artisti e studiosi. Continuando la venticinquennale attività dedicata al teatro della classicità greca e latina e alla sua permanenza europea, Torino Spettacoli intende riconfermare, di quel lascito antico, l’imprescindibile significato e riproporlo come fondativo bene culturale. Il teatro della classicità diventa strumento privilegiato di partecipazione attiva. Il teatro che proponiamo è anche opera civile: attraverso un’opportuna sollecitazione fantastica ed emotiva, si realizza in solidarietà di gruppo -soprattutto quando i giovani recitano per altri giovani, quasi per generazionale spirito di clan- il coinvolgimento più forte e immediato. Questo può facilmente divenire motivazione e anche scoperta gratificante capace di produrre nella mente dello spettatore, un’inclinazione avvalorante: vero dono di quell’eterno, ottimo pedagogo che è il dio del teatro.